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Tra software, MTB e calcetto: intervista a Massimiliano Fatticcioni

Antonio Bergero

Antonio Bergero, 3 dicembre 2021 | ExtraOrdinary People

Continua la nostra rubrica “ExtraOrdinary People”, una serie di blog post in cui vi presenteremo le persone che lavorano in Extra Group e che hanno contribuito al successo dell’azienda attraverso un percorso di crescita professionale particolarmente virtuoso.

Oggi è il turno di Massimiliano Fatticcioni, sviluppatore software Back End: giovane e pieno di passioni, Massimiliano ha cominciato il suo percorso in Extra Red con un tirocinio, per poi fermarsi a programmare per l’azienda, sempre con il sorriso e la voglia costante di imparare e migliorarsi.

Ma scopriamo la sua storia direttamente dalle sue parole.

Extra Group: Ciao Massimiliano, grazie per aver accettato di fare due chiacchiere per la nostra rubrica “ExtraOrdinary People”. Dicci subito qual è il tuo ruolo in Extra Red e tre cose su di te che vuoi che tutti sappiano.

Massimiliano Fatticcioni: Il mio ruolo in Extra Red è quello di sviluppatore software Back End, incline al Devops: dico questo perché sono molto interessato sì allo sviluppo software, ma per me è fondamentale anche essere a conoscenza e riuscire a padroneggiare la parte di Operations, poiché credo sia molto importante ed efficiente l’interdipendenza tra le due parti.

Sono molto appassionato del mio lavoro e cerco sempre di dare il meglio in quello che faccio. Nel fine settimana mi piace praticare MTB, in maniera non agonistica, lo faccio per poter staccare la spina e ricaricare le energie. Inoltre sono molto appassionato di calcio, calcio a 5 per l’esattezza: sono allenatore di una piccola squadra agonistica… agonistica ma non troppo… giochiamo non tanto per vincere ma, soprattutto per stare insieme, siamo un bel gruppo di amici (ride, ndA).

EG: Qual è il tuo background professionale o accademico?

MF: Ho conseguito la laurea triennale in Informatica presso l’università di Pisa. Ho lavorato come libero professionista nell’ambito Front End (webSite) per 6 anni e nell’ambito informatico per l’automazione Industriale e Civile per 2 anni, durante gli anni di studio universitario. Ah, poi sono ovviamente da più di 2 anni in Extra Red, se calcoliamo lo svolgimento di Tirocinio Curriculare e non curriculare, oltre all’attuale apprendistato.

EG: Ti va di raccontarci brevemente perché hai scelto di entrare in Extra Group?

MF: Principalmente per 2 motivi. Il primo, è una persona: Laura Pisano Sales Director di Extra Red, la quale è riuscita, durante la sua presentazione dell’azienda in una lezione universitaria, a far passare i principali aspetti del Cloud Computing su cui Extra Red fa forza e continua a crescere. Mi ha davvero impressionato e ho capito che l’azienda meritava. L’altro motivo è dovuto al fatto di poter concretizzare un concetto astratto come il Cloud in diversi ambiti, non solo universitari.

Inoltre l’azienda mi è stata fortemente consigliata dal professore del corso di Cloud Computing che la conosceva e sosteneva che, in Extra, sarei andato sul sicuro. Da cosa vedo qui dentro, non si sbagliava.

EG: Quali sono le tecnologie che ti trovi ad utilizzare?

MF: In questi anni trascorsi in Extra RED ho dovuto utilizzare diverse tecnologie. Una su tutte è OpenShift con la quale lavoro molto e, per fortuna, è la mia preferita. Oltre a questa, ho utilizzato molto Spring Boot e Apache Camel per lo sviluppo Back End, poi lo strumento di Process Automation Manager (PAM) di Red Hat per lo sviluppo di flussi e processi funzionali.

EG: Qual è la parte che ti appassiona di più del tuo lavoro?

MF: La parte che mi appassiona di più nel mio lavoro e che secondo me è uno dei punti di forza di Extra Red, è l’ottimo lavoro che riesco a effettuare in team: grazie alla squadra riesco a imparare tutto quello che manca nel mio bagaglio professionale e, spesso, anche a passare quello che ho imparato agli altri. Lavorare sempre da solo sarebbe un grosso problema! Il resto viene tutto di conseguenza.

EG: Parlando di DevOps: quali sono i cambiamenti in atto nel settore che più ti entusiasmano?

MF: L’importanza del DevOps spesso non è ben compresa dalle aziende ma, per fortuna, questa strategia si sta facendo spazio. Per me avere una strategia di DevOps accelera il rilascio di nuove applicazioni senza tralasciare la qualità del lavoro svolto. Questo perché i team di Sviluppo e Operations si avvicinano e collaborano in maniera evidente, velocizzando e semplificando sempre di più i processi interni. Credo che questa strategia inizi ad essere indispensabile per le aziende che vogliono essere efficienti poiché il DevOps permette di reagire in maniera veloce e adeguata ai cambiamenti di obiettivi.

EG: Dacci 3 validissime ragioni per cui una persona dovrebbe venire a lavorare in Extra Red!

MF: In primis, direi la situazione lavorativa ottimale grazie ai colleghi e agli strumenti forniti dall’azienda. Poi direi le tecnologie sempre aggiornate e competitive, che sono utilizzate in progetti di ogni ambito e per clienti professionali e di una certa caratura. Infine, il fatto che l’azienda è sempre attiva nel formare i suoi dipendenti sulle tecnologie più utilizzate, questo è utilissimo e ci mantiene sempre tutti molto aggiornati.

EG: Grazie Massimiliano, hai a disposizione ancora qualche riga per condividere con noi il tuo motto preferito…!

MF: Ne cito uno di Red Hat che mi sembra perfetto: "We grow when we share!"

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